Cioran rumeno e scettico

Recentemente sono stati pubblicati alcuni miei articoli su Emil Cioran.
Gli articoli affrontano due delle più tormentate tematiche di Cioran, la religione e l’essere rumeno.

Poiché lo scopo di questo blog, oltre alla personale necessità di recuperare materiale su Cioran, ha anche lo scopo di diffondere il più possibile la conoscenza dell’autore, prendo atto con soddisfazione che l’attenzione di cui gode è ancora viva, seppure ancora nell’ambito ristretto di pochi aficionados.

 

 

a) Rivista bimestrale  “Non Credo” della “Fondazione Religions Free”, n.18 – Luglio-Agosto 2012

Titolo:  I dubbi religiosi di un non credente

http://www.religionsfree.org/

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Rumeno di nascita e francese per scelta, Emil M. Cioran (1911-1995) è stato uno “scettico religioso e corrosivo”, un pessimista estremamente colto ma capace di nascondere questa erudizione dietro la semplicità di uno stile disarmante. Spirito religioso, attratto più dal misticismo che dall’idea di un dio finalistico, per alcuni sarà soltanto un ateo, per altri un credente o uno gnostico sui generis. Avrà sempre posizioni anticonformiste, paradossali ed estreme: contro la teologia, la santità, e soprattutto contro il cristianesimo, al pari di Nietzsche. Per Cioran le esperienze “autentiche” sono quelle in cui l’individuo si trova – inevitabilmente solo – di fronte alle questioni ultime, senza arretrare. Un autore libero, lacerante, scomodo, non per tutti.

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b) Rivista Orizzonti culturali, n. 8, agosto 2012, anno II

Titolo: Cioran il romeno, storia di un ineluttabile destino

http://www.orizonturiculturale.ro/it_interventi_Giuseppe-Savarino.html

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Giuseppe Savarino analizza il rapporto di Cioran con il suo essere romeno, un rapporto che ha conosciuto notevoli variazioni nel tempo. Con l’avanzare dell’età, Cioran avvertirà prepotentemente il richiamo della propria terra di origine; percepirà istintivamente di essere più romeno di quanto lui stesso volesse o pensasse. Quel fatalismo che aveva attribuito più volte al popolo romeno in realtà gli apparteneva pienamente, come un marchio originario indelebile; anzi, è stato l’elemento portante della filosofia e dello scetticismo che caratterizzerà tutta la sua brillante produzione».

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4 pensieri riguardo “Cioran rumeno e scettico

  1. Meglio che il -pubblico più vasto- non si appropri del Nostro, non vorrei correre il rischio di ritrovarmi qualche sua frase nei cioccolatini.

    1. Capisco il pericolo e un assaggio l’abbiamo avuto nel 2011, anno del centenario della nascita di Cioran, con sue frasi diffuse ovunque o l’utilizzo di gigantografie e cartelloni da parte di Casa Pound, di cui parlerò anche in un prossimo post.
      Si tratta dello stesso pericolo che si corre leggendo Nietzsche, ma ritengo che alla fine ne valga la pena, convinto come sono, quasi illuministicamente, che la conoscenza sia migliore della non conoscenza.
      Che resterà comunque “per tutti e per nessuno”.
      Saluti
      Giuseppe

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